Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile

Il commento alla Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile del Direttore di Gal Prealpi e Dolomiti

Il commento alla Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile del Direttore di Gal Prealpi e Dolomiti

DI MATTEO AGUANNO, DIRETTORE DEL GAL PREALPI E DOLOMITI –

I GAL Veneti e il loro contributo alla infrastrutturazione relazionale nei territori rurali.

La Strategia Regionale per lo sviluppo sostenibile (SRSvS) appare come una straordinaria e solida opportunità di incontro per avviare collaborazioni e progettualità volte a utilizzare al meglio le risorse che lo Stato e l’Europa metteranno a disposizione per risollevare i  territori dalla condizione emergenziale nella quale si trovano nel post Covid19.  Per i GAL[1] si tratta di affrontare forse la sfida più grande mai conosciuta dalla loro origine ovvero contribuire non solo al mantenimento, ma anche al miglioramento della coesione socio-economica dei territori rurali veneti.

Come noto tale Strategia influenzerà tutta la programmazione regionale secondo sei Macroaree strategiche alle quali sono state associate diverse Linee di intervento. Proprio in riferimento a queste ultime, la Regione Veneto ha sviluppato un interessante Allegato alla Strategia denominato Matrice integrata dei flussi (Allegato C della SRSvS) grazie alla quale sono state collegate le diverse Linee di intervento con i Piani/Programmi/Azioni esistenti a livello regionale.

All’interno di quali Linee di intervento potrà essere collocato il contributo dei GAL, del loro Programma di Sviluppo Locale e quindi della loro Azione Leader? Ad una prima lettura della SRSvS sembra che le Linee di intervento coerenti con i compiti assegnati ai GAL dalla nuova Programmazione UE 2021-2027 siano molteplici, ma l’importanza e la severità del momento richiedono una valutazione attenta e condivisa affinché, anche grazie ai GAL e al Leader, nessuno resti indietro.

Il fatto che all’interno dell’Allegato C) non sia presente alcun riferimento all’Azione Leader e ai GAL non deve certo sorprendere in quanto la Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile, come evidenziato dallo stesso Presidente della Regione Veneto e dal suo Segretario Generale della Programmazione nell’introduzione alla Strategia, rappresenta un punto di partenza da implementare ed aggiornare grazie all’intrapresa di tutto il tessuto socio-economico ed istituzionale veneto. In tal senso vale sempre il concetto della Presunzione di Alleanza ovvero il principio, già in uso nei territori dei GAL dove esiste una consolidata attività di collaborazione e reciprocità, secondo il quale i portatori di interesse territoriali agiscono all’insegna degli stessi obiettivi anche quando ciò non si manifesta espressamente potendo contare su di una forte Fiducia Reciproca ed un elevato tasso di Capitale Sociale.

Anche nel contesto della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile si ritiene sia stato adottato tale principio e si auspica possa continuare ad essere esercitato grazie all’impegno di tutti.

Da ultimo, si evidenzia come per tale Strategia si presenta una straordinaria opportunità ovvero quella di assumere la funzione di Hub della Programmazione in riferimento alla ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse UE afferenti al Programma Recovery and Resilience Facility nella logica dell’Agenda ONU 2030. Come noto, i circa 209 miliardi di euro che si stima saranno assegnati all’Italia per l’emergenza COVID-19, avranno un campo di azione amplissimo basandosi giuridicamente su quanto previsto dall’art. 175 del TFUE inerente la coesione economica, sociale e territoriale. Sarà pertanto fondamentale che la Regione Veneto, grazie ad un aggiornamento della SRSvS collegato al Piano nazionale di rilancio e resilienzaRecovery Plan di ottobre, garantisca un’oculata e puntuale finalizzazione di tali risorse, sia in termini di obiettivi che di soggetti attuatori, superando il concetto della programmazione settoriale a favore di una programmazione integrata e sistemica per la quale, soprattutto a livello territoriale, i GAL Veneti sono pronti a dare il loro contributo.

Matteo Aguanno, Direttore del Gal Prealpi e Dolomiti www.galprealpidolomiti.it


Verso una collaborazione Asvess – GAL


[1] I Gruppi di Azione Locale, noti come GAL, nascono nei primi anni ’90 sulla spinta di una iniziativa europea che intendeva assegnare loro il compito e le risorse per attuare un approccio cosiddetto “LEADER” che significa – da un acronimo dal francese – collegare azioni di sviluppo dell’economia rurale riservando al territorio e a chi lo vive il compito di attuare una strategia integrata e multisettoriale coinvolgendo attivamente le comunità locali. Anche nel Veneto i GAL hanno svolto un ruolo importante iniziato nel 1992, quando operava un solo GAL nell’area dei Colli Euganei, e che continua ancora oggi con nove GAL dislocati nelle sette province della regione. Durante questi tre decenni di attività, i Gruppi di Azione Locale hanno sempre cercato di dare una risposta adeguata ai fabbisogni specifici dei territori rurali nei quali operano utilizzando prioritariamente i fondi concessi ogni sette anni dai programmi UE rivolti allo sviluppo rurale.