Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile

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Il nostro impegno per il territorio

I 17 obiettivi per l’Agenda 2030 definiti da ONU, Organizzazione delle Nazioni Unite

Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile, AsVeSS

Promuoviamo la cultura della sostenibilità dello sviluppo secondo una visione integrata tra le diverse dimensioni ambientali, economiche e sociali. Esercitiamo, nelle forme più adeguate, azione di proposta, confronto e stimolo nei confronti delle istituzioni, dell’economia e della società nel suo insieme a livello territoriale e regionale per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Lo facciamo mettendo in atto studi e attività utili allo scopo e favorendo la più ampia partecipazione.

I recenti aggiornamenti di questo sito

  • Il presidente di AsVeSS, Giorgio Santini, e il coordinatore, Matteo Mascia, ricordano il Santo Padre a pochi giorni dalla scomparsa. Papa Francesco nel suo magistero ha messo al centro la necessità e l’urgenza di prendersi cura della Terra casa comune. Come AsVeSS vogliamo ricordarlo richiamando brevemente alcune significative convergenze tra l’enciclica Laudato si’ e l’Agenda 2030 che quest’anno compiono 10 anni essendo state presentate nello stesso anno il 2015. Entrambi questi documenti si interrogano su quale mondo vogliamo lasciare a coloro che verranno dopo di noi, assumendo una prospettiva integrata delle diverse dimensioni attorno a cui si articola la vita personale e collettiva. Sottolineano l’importanza che nessuno rimanga indietro e per far questo chiedono un agireresponsabile e coordinato su scala globale e locale per trasformare l’attuale modello economico che sacrifica al profitto i diritti e la dignità delle persone e, nello stesso tempo, non rispetta i limiti e gli equilibri della natura con un ritmo di sfruttamento insostenibile delle sue risorse naturali. Esprimono la preoccupazione e l’urgenza di agire per proteggere la Terra casa comune e, nellostesso tempo, una visione positiva e di fiducia nella possibilità del cambiamento delle persone e delle istituzioni sociali e politiche attraverso la ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale. Due documenti che nella loro diversità rappresentano una bussola – etico-culturale l’enciclicaLaudato si’, per la sua prioritaria attenzione alla giustizia; socio-politica l’Agenda 2030, vero eproprio piano d’azione per il cambiamento con i suoi 17 obiettivi, 169 sotto obiettivi e 240 indicatori – per noi di AsVeSS e per quanti sono impegnati ad agire in direzione del bene comune in questo tempo che, citando papa Francesco «non è un’epoca di cambiamenti, ma il cambiamento di un’epoca». Enciclica LAUDATO SI’ sulla cura della casa comune. Preghiera per la nostra terra Dio onnipotente che sei presente in tutto l’universo e nella più piccola delle tue creature.Tu che circondi con la tua tenerezza tutto quanto esiste, riversa in noi la forza del tuo amore affinché ci prendiamo cura della vita e della bellezza.Inondaci di pace,perché viviamo come fratelli e sorelle senza nuocere a nessuno.O Dio dei poveri,aiutaci a riscattare gli abbandonati e i dimenticati di questa terrache tanto valgono ai tuoi occhi.Risana la nostra vita,affinché proteggiamo il mondo e non lo deprediamo, affinché seminiamo bellezza e non inquinamento e distruzione.Tocca i cuori di quanti cercano solo vantaggi a spese dei poveri della terra.Insegnaci a scoprire il valore di ogni cosa,a contemplare con stupore, a riconoscere che siamo profondamente uniti con tutte le creature nel nostro cammino verso la tua luce infinita.Grazie perché sei con noi tutti i giorni.Sostienici, per favore, nella nostra lotta per la giustizia, l’amore è la pace.

  • https://www.youtube.com/watch?v=HLihxlbp4Rw «Le comunità energetiche si pongono anche questo tema di favorire anche l’utilizzo dell’energia anche per chi non potrebbe farlo e quindi hanno un duplice valenza sia dal punto di vista ambientale sia dal punto di vista sociale». Giorgio Santini, presidente di AsVeSS, intervistato a margine del convegno Le CACER per un sistema di cooperazione energetica fra terzo settore, imprese e PA promosso da Community-CER all’interno della quarta edizione del Forum Duezerocinquezero a Padova. https://www.youtube.com/watch?v=HLihxlbp4Rw Matteo Mascia, coordinatore di AsVeSS, intervistato da Community-CER in preparazione del Forum Duezerocinquezero a Padova. «Le comunità energetiche rinnovabili, così come le altre forme di autoproduzione diffusa ecollettiva, rappresentano un importante strumento per combattere la crisi climatica ma anche per promuovere sul territorio lo sviluppo economico e sociale, attraverso la produzione di energia distribuita».

  • Focus Not in Education, Employment or Training. – Tratto dalla ricerca promossa dall’Osservatorio Economico e Sociale e realizzata grazie al contributo scientifico di AsVeSS – Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile, il focus mette al centro le questione energetiche e di sostenibilità nei territori delle province di Treviso e Belluno. Leggi il Rapporto completo di Belluno e Treviso RapportoFocusNeet_OES-Asvess (1)Download

  • Focus energia e sostenibilità. – Tratto dalla ricerca promossa dall’Osservatorio Economico e Sociale e realizzata grazie al contributo scientifico di AsVeSS – Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile, il focus mette al centro le questione energetiche e di sostenibilità nei territori delle province di Treviso e Belluno. Leggi il Rapporto completo di Belluno e Treviso RapportoFocusEnergia_OES-Asvess (1)Download

  • Il perseguimento di uno sviluppo territoriale sostenibile è un obiettivo che vede una positiva sinergia tra istituzioni, enti locali e imprese che hanno intrapreso un cammino comune per fare delle politiche di sostenibilità uno strumento utile per la comunità. In questa direzione si muove la ricerca dell’Osservatorio Economico e Sociale, realizzata grazie al contributo scientifico di AsVeSS – Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile che verrà presentata giovedì 27 marzo all’interno del convegno I territori di Treviso e Belluno e l’Agenda 2030. A che punto siamo? Si tratta di un primo lavoro di misurazione per comprendere come i territori delle province di Treviso e Belluno si posizionano rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 evidenziandone gli avanzamenti, ma anche i ritardi e le difficoltà nella loro attuazione avendo attenzione a non lasciare indietro nessuno. L’analisi, su scala provinciale, presenta una fotografia chiara e dettagliata basata su 44 indicatori sintetici attinti da numerose fonti pubbliche, in primis l’Istat, che consentono di misurare per ogni obiettivo, il posizionamento di Treviso e Belluno in rapporto alla media nazionale negli anni 2021 o 2022 indicata con il valore 100.  Fra i punti di forza, dove i territori delle provincie di Treviso e Belluno presentano una media migliore di quella nazionale, figurano il lavoro dignitoso (TV 120,4, BL 125,1), con l’incrocio di più indicatori sul mercato del lavoro – tasso di occupazione, presenza di giovani tra i 15 ed i 29 anni che non studiano e non lavorano, retribuzione media – e l’economia circolare (TV 124,3, BL 110,8) che registra la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani e la quantità di rifiuti urbani prodotti pro capite (kg per ab.). Questi dati riflettono l’attrattività del territorio in termini di opportunità lavorative e la buona nella gestione dei rifiuti. Indicatori sopra la media nazionale per entrambe le province anche per quanto riguarda la riduzione delle disuguaglianze (TV109,8, BL 106,7). L’obiettivo salute e il benessere registra un valore positivo a Treviso (105,4) mentre il dato bellunese è in linea con la media nazionale. A Belluno invece l’indicatore relativo al consumo di suolo registra un valore molto sopra la media (126,9) in ragione delle caratteristiche montuose del territorio e una più ridotta popolazione, valore che è invece molto negativo per la provincia di Treviso (72,4). Fra i punti di debolezza, in cui si registra un dato inferiore alla media nazionale, i due territori hanno in comune, seppur con valori diversi, obiettivi quali: l’istruzione di qualità (TV 79, BL 90,8), calcolato dalla sintesi tra gli indicatori sulla partecipazione alla formazione continua, la % di laureati e altri titoli terziari e di bambini di 0-2 anni che usufruiscono di servizi per l’infanzia e dalla presenza di biblioteche; le città sostenibili (TV 89, BL 93,5) se a Belluno in negativo pesa l’indicatore posti-km offerti dal trasporto pubblico locale (Tpl), a Treviso il problema è legato ai livelli di sforamenti del Pm10 che restano molto preoccupanti. Anche l’obiettivo industria, innovazione e infrastrutture risulta essere per entrambi i territori sotto la media nazionale (TV 91,9, BL 78,5). «I Rapporti di posizionamento – sottolinea Giorgio Santini, presidente di AsVeSS – fanno parte del percorso che stiamo realizzando a livello territoriale per misurare la distanza dal raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e stimolare un maggior impegno da parte delle Istituzioni, ma anche delle realtà economiche e sociali, perché quanto fatto finora non è sufficiente».  Oltre a misurare a che punto siamo, il lavoro di ricerca ha realizzato anche due focus di approfondimento e alcuni momenti di ascolto di esperienze realizzate nei territori provinciali dedicati rispettivamente alla dimensione sociale della sostenibilità, con riferimento al Goal 8 Lavoro dignitoso e crescita economica, e alla dimensione ambientale con riferimento al Goal 7 Energia pulita e accessibile. Per l’obiettivo 8 l’attenzione è stata rivolta ai c.d. NEET, giovani che non studiano e non lavorano, fenomeno che negli ultimi anni ha assunto un ruolo centrale nel dibattito sulle politiche giovanili e sul mercato del lavoro, rappresentando una delle sfide più urgenti per il sistema educativo e socio-economico. Il lavoro di indagine si è focalizzato sulla comprensione del fenomeno nelle province di Treviso e Belluno analizzando il contesto economico, sociale e culturale, ma soprattutto riportando le esperienze dirette di giovani NEET e le testimonianze di educatori, orientatori, insegnanti e altri professionisti che operano sul territorio.  Lo studio evidenzia come questa condizione non è semplicemente il risultato di una scelta individuale, ma spesso è il prodotto di un insieme complesso di fattori che interagiscono tra loro. Da un lato, esistono barriere legate alle trasformazioni del mercato del lavoro, che negli ultimi decenni ha visto una crescente precarizzazione delle opportunità professionali e una maggiore richiesta di competenze sempre più specialistiche. Dall’altro, il sistema educativo fatica spesso a rispondere in modo efficace alle esigenze di orientamento e accompagnamento, lasciando alcuni giovani privi di strumenti per comprendere le proprie inclinazioni e per identificare percorsi coerenti con le proprie aspirazioni e capacità. A questi fattori si aggiungono dinamiche sociali ed economiche che possono incidere pesantemente sul percorso di vita di un giovane. Per l’obiettivo 7, il focus realizzato offre una ricognizione approfondita sullo stato attuale del sistema energetico nelle province di Treviso e Belluno considerando sia il contesto passato sia quello futuro, in un periodo di transizione energetica epocale. L’attenzione è rivolta in particolare alle innovazioni tecnologiche e al loro impatto sul territorio, nonché a identificare le relazioni tra il territorio e le fonti energetiche più promettenti, rappresentate dal fotovoltaico e dalle biomasse ligneo-cellulosiche, con l’obiettivo di valorizzare le risorse locali e favorire lo sviluppo di soluzioni sostenibili. Lo studio attraverso una valutazione quantitativa degli impatti derivanti dalle politiche energetico-ambientali ha inteso identificare i settori più determinanti, i bisogni infrastrutturali e le aree di intervento prioritario per accompagnare la transizione in un panorama energetico sempre più complesso e incerto. In questa prospettiva sarà fondamentale una collaborazione sempre più stretta tra istituzioni, cittadini e imprese valorizzando al meglio le opportunità derivanti da una serie di strumenti incentivanti quali il recente programma Transizione 5.0, le agevolazioni previste dal Conto Termico (con l’aggiornamento alla versione […]

Contributi di riflessione

considerazioni – idee – proposte – confronti

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Papa Francesco, un ricordo

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Duecinquezero, le dichiarazioni a margine del convegno

«Le comunità energetiche si pongono anche questo tema di favorire anche l’utilizzo dell’energia anche per chi non potrebbe farlo e quindi hanno un duplice valenza sia dal punto di vista[…]

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FOCUS – Rapporto NEET nelle province di Treviso e Belluno

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FOCUS – Rapporto energia e sostenibilità nelle province di Treviso e Belluno

Focus energia e sostenibilità. – Tratto dalla ricerca promossa dall’Osservatorio Economico e Sociale e realizzata grazie al contributo scientifico di AsVeSS – Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile, il focus mette al centro[…]

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Treviso e Belluno: presentati i rapporti di posizionamento con il contributo scientifico di AsVeSS

Il perseguimento di uno sviluppo territoriale sostenibile è un obiettivo che vede una positiva sinergia tra istituzioni, enti locali e imprese che hanno intrapreso un cammino comune per fare delle[…]

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EVENTO – Le CACER per un sistema di cooperazione energetica fra terzo settore, imprese e PA

DALLA NOSTRA NEWSLETTER – Trasmettiamo l’invito al convegno Le CACER per un sistema di cooperazione energetica fra terzo settore, imprese e PA, che si terrà giovedì 3 aprile, dalle 15:30 alle 18:30,[…]

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Gruppi di lavoro

CITTÀ, PERIFERIE, TERRITORIO

Coordina Matteo Mascia

Il lavoro di riflessione, discussione ed elaborazione intende soffermarsi sullo sviluppo di un sistema di trasporti accessibile e sostenibile e su un’urbanizzazione senza consumo di suolo.

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ECONOMIA CIRCOLARE

Coordina Paolo Gurisatti

A partire dalla realtà veneta il gruppo di lavoro intende approfondire quali sono gli strumenti di valutazione del grado di circolarità/responsabilità di un sistema economico (azienda, settore o territorio) e contribuire alle politiche da porre in atto per incentivare l’innovazione.

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LAVORO SOSTENIBILE

Coordina Paolo Gubitta

In questa prima fase il gruppo ha concentrato la sua attenzione su due ambiti particolarmente rilevanti per la regione Veneto: formazione e lavoro povero.

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SOSTENIBILITÀ DEMOGRAFICA

Coordina Gianpiero Dalla Zuanna

La certificazione dei dati sulla consistenza delle classi di età a livello generale evidenzia che la questione demografica è un fattore importante per la promozione della sostenibilità anche in Veneto. Di questo si occupa il gruppo di lavoro.

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